Voilà x3
Finiti i compiti comincio a prepararmi.
E proprio nel momento in cui mi piazzo davanti all'armadio dentro di me insorge la fatidica domanda:
"Cosa mi metto!?"
Dopo
essere rimasta venti minuti davanti all'armadio aperto senza avere la
più pallida idea di cosa mi sarei messa, opto per un vestito verde, di
seta, sopravvissuto
ai lavaggi di mia madre, tagliato sopra al ginocchio, con il retro più
lungo e una piccola cintura argentata sotto il seno. Sul retro tende a
sfumare e a diventare argentato. è uno dei miei vestiti preferiti.
Come scarpe prendo le mie amatissime converse basse color verdino scolorito. Sono vecchie e ne hanno passate tante. Ma rimangono le mie preferite.
Come scarpe prendo le mie amatissime converse basse color verdino scolorito. Sono vecchie e ne hanno passate tante. Ma rimangono le mie preferite.
Metto
un paio di orecchini pendenti e una collanina con una piccola gemma
verde. Una linea sottile di matita nera e un po' di mascara, un po' di
lucidalabbra.
Fatto.
Mi
guardo allo specchio e incrocio con lo sguardo il mio "tatuaggio". Non
dico che sia brutto. Anzi. I colori vivacissimi lo rendono quasi vivo,
come se fosse
in movimento.
Ma
lo odio. Semplicemente perché è la testimonianza visibile che sono
cambiata. Che non sono una ragazza normale. Ma un essere delle favole.
Un personaggio della
fantasia. Un mostro della mitologia.
Mi giro un istante verso l'orologio: otto meno un quarto.
Capisco che mi conviene partire.
Prendo
velocemente un coprispalle dall'attaccapanni per nascondere
l'acchiappasogni a mia mamma. Prendo le chiavi, apro la porta e mi avvio
verso via Flamina.
Fabio è già sulla porta che mi aspetta. Alzo una mano per salutarlo, lui contraccambia il saluto.
-Ciao Clarissa! Mi fa piacere che tu sia venuta.
E' vestito con una camicia bianca, leggermente aperta, dei jeans chiari e
delle converse alte bianche. Non posso negare che sia bellissimo. E
nemmeno che io sia
stupita dalla mia stessa reazione.
-C-Ciao Fabio.
-Come stai?
-Io benone, tu?
-Pure io, stai da favola con quel vestito.
O mio dio. Sta tornando quella stranissima senzazione di felicità di questo pomeriggio. Ed è stranamente . . . Meravigliosa.
-Gra-Grazie, anche tu stai molto bene.
-Figurati e non dire cazzate.
-Non dico cazzate . . .
-Va bene . . . Che dici, andiamo?
-Ok . . .
-Seguimi su, che prendo il motorino.
-E . . . Io dove mi metto?
-Tu salti dietro di me.
-Va bene . . .
Sono
imbarazzata, molto imbarazzata. Ma non posso nascondere di essere anche
stranamente contenta di salire in motorino dietro di lui. Con lui.
Prende il motorino. Anzi, una moto. D'altraparte lui ha 17 anni. Non mi stupisce troppo.
-Wow . . . Che bella . . .
-Il motorino?
-No, la moto.
-Aah . . . Grazie, ma l'anno prossimo mi devo far regalare la Ninja.
-Ah, wow . . . - Non ho la più pallida idea di cosa sia.
-Non ti imbarazzare a dire che non sai che moto è, te la farò vedere.
Bene, ora sono letteralmente fuxia. è come se mi avesse letto nel pensiero . . .
-O-ok . . .
-Bene, ora salta su.
Mi
avvicino alla moto e salgo, attenta che Fabio non provi a cercare di
vedere sotto al vestito. Ora che sono sulla moto provo ad attaccarmi a
degli appigli
su di essa, ma lui da gas, tutto d'un colpo e io non posso fare altro
che aggrapparmi a lui, cercando di soffocare un urlo di sorpresa.
Fabio accosta, si toglie il casco e si gira verso di me.
-Ehy . . . Tutto a posto?
-S-sì, più o meno . . .
Non mi rendo conto di essere ancora attaccata a lui tipo koala, e quando me ne accorgo mi stacco repentinamente.
-Guarda che puoi aggrapparti a me, non mi offendo- Dice lui, con un sorriso appena percettibile.
-O-ok . . .
I
nostri occhi si incontrano di nuovo. Ma questa volta è diverso. Questa
volta il suo sguardo è più intenso. Ne rimango quasi stregata,
catturata, ipnotizzata.
Potrebbe esserci di tutto in quello sguardo. Gioia, felicità, tenerezza,
un velo di tristezza e un pizzico di passione. Dura di più. Ed è . . .
indescrivibile.
-Beh . . .
Ora ripartiamo, va bene?- Esclama Fabio, con un filo di voce, cercando
di non spezzare la magia di qualche istante prima.
-Va bene . . .
Si rimette il casco e pure io.
Arriviamo
alla discoteca con la strana magia che solo un'emozione potente come
l'amore può scatenare. Mi piace. Ma non so se è VERO amore.
Vostra,
Hinode.
*Un frullio d'ali, una bianca piuma*
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