martedì 9 ottobre 2012

Le Memorie del Sangue - Dark Angels



So che eravate impazienti di vedere la nostra Lyka all'opera  :D
Beh, ecco quà il suo primo racconto!! *w*
Leggete, e diteci che ne pensate! :D


DARK ANGELS

Stava sdraiata languidamente lungo il marciapiede solitario, le ombre dei
grattacieli poco illuminati che ricadevano a terra.
I relitti naufragati dei ricordi dentro di lei scandivano, ora dopo ora, i momenti della giornata vissuta.
C’era stato, di mattina, un litigio a scuola.
Nel pomeriggio una diaspora coi vicini, e la sera, il verdetto di sfratto dal suo padrone di casa.
Adesso la notte non passava mai.

Era strano, come d’improvviso cambiano le persone.
Non riconosceva più sua madre. Non riconosceva più suo padre, né suo fratello. Non riconosceva più nemmeno i suoi amici. E, soprattutto, non
riconosceva se stessa.

Erano tutti troppo, troppo distanti da lei e dalla sua immagine di “vita perfetta”.

Ai fatti quotidiani c’era ormai passata sopra, ma gli sprazzi di memoria ancora la investivano come vento gelido.
Vedeva, in un passato, sua madre che camminava verso di lei, inondata dai raggi splendenti del sole. La stava chiamando dolcemente, con quella voce un po’ bambina.
Le chiedeva se le andava il gelato a merenda.
E sentiva, la risposta incerta di bambina, che gaiamente proclamava un forte “Sì”.

Nell’aria ronzava il suono di un disco un po’ inceppato dal tempo.
Quella canzone…oddio, com’è che si chiamava?...

“…Ogni notte passa
e getta un fiore a qualche porta,
rosso come il sangue
del suo cuore di una volta.
Poi galoppa via fino all’inganno dell’aurora,
dove qualche gaucho
giura di sentirlo ancora…”

NO. Era un disco ormai rotto, un disco spezzato quello.
Il disco della sua vita, spezzata come fosse ramoscello.

Non sarebbe più stata integra.



Ma ancora c’era speranza.
Quella notte, era speciale per lei.

Nell’aria tutt’intorno un profumo d’estate aleggiava, insieme a voci allegre, suoni.
Un cordone infinito di sensazioni che la invadeva.
Proclamava pace, quella mai avuta.

Sì, era speciale quella notte.

- - -

Il vampiro si staccò soddisfatto dal corpo ancora tiepido della ragazza, gettandola disinteressato per terra. Non era male il suo sangue, anche se stuccava un po’ per via del sapore dolciastro dell’alcool.

Si mise a sghignazzare ripensando ad un’ora prima, quando la ragazza le si era seduta accanto nel locale fumoso, supplicandolo di offrirle
Un sollievo dalle sue brutte giornate”.
Alcool, naturalmente.
Lui le aveva offerto le marche più prestigiose di superalcolici per un’ora, e l’altra se li era scolati tutti senza fiatare.
<< Tanto paghi tu >> gli diceva di tanto in tanto.
Lui ne era rimasto affascinato. Era una ragazza molto carina, begli occhi, bella faccia, ma non era questo che gli premeva. Era il fatto che lui desiderasse a tutti i costi di instaurare con lei un rapporto umano, di parlarle, di spigarle chi era in realtà
Sono un vampiro.”
e di sentirsi dire
Non m’importa.”
Che lei capisse. Ma non c’era modo di raccontarle la verità. Non poteva.

Anche se a malincuore, appena ne ebbe l’occasione, l’aggredì, nel vicolo buio adiacente al locale, suggendone fino a poco prima la morte, la linfa vitale.


Così, mentre la guardava agonizzare in quel luogo fetido, la sua voce interiore diceva:
Sarà pure brutto uccidere, ma oggi hai visto un po’ di vita. Un po’ di sole”.
Annuì tra se e se, mentre ripensava alla visione avuta attraverso il sangue.
Il giardino, il sole…calore umano.
Un sorriso triste invase il suo volto mentre guardava l’ultimo luccichio di vita, spegnersi definitivamente negli occhi della ragazza.

<< Non c’è luce infondo al tunnel. Tutt’al più un po’ di rimpianto. >>





Vostra,
Lyka.

4 commenti:

  1. Brava, Lyka. La storia sembra interessante, non vedo l'ora di leggere il seguito!

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  2. Bravissimaaaaaaaaa!!!!!!
    supermarty20

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  3. Ma io vi adoro xD *W* grazie mille! :°°3

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  4. prego =3 è tutta opera tua!!!!!super brava!!
    supermarty20

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