giovedì 17 aprile 2014

*Riappare*

Hem........


Buonsalve streghette!!!

*Gatto nero*
*HISS*
*Cade un pianoforte (?)*

Ok, non sono benvoluta, lo so =3=

Destiny is back, dear ghosts :D

*Grilli-cicale*

Ok no, non era divertente lo so.
Solo che ho scovato una canzone che è troppo fantasticherrima *^*

Yep yup (?)
Eccola qui *0*




Hem si.
Sono in fissa coi Nightcore ultimamente, elfi e folletti =w=
Quindi, dovrete sopportarmi sorbirmi pazientare un pochino un bel po' MOOOOOOLTO xD


Beh beh.
A prestooo =w=

*E ASCOLTATE LA MUSICA O IL COLLICINO VI FULMINO (?)*


Vostra,
Destiny.

*Un tocco di ghiaccio, un brivido di magia*

martedì 20 agosto 2013

Fanwrite ( # 2-2)

Ed ecco il secondo capitolo della nostra dolcissima Hope :)



Ed ecco qui il 2° capitolo del mio fanwrite, in questo ci sono duo nuovi personaggi, la madre ed il padre di Violet, che nel mio racconto sono ancora vivi :) Spero vi piaccia.



 L'angelo caduto per amore - La storia di Fallen - 2° capitolo



Dopo poche ore Violet fu di ritorno, e si precitò subito in camera per parlare con Fallen.
- Ciao Fallen, eccomi di ritorno, va tutto bene?
- Ciao, tutto a posto, anche se non sono riuscita a smettere di pensare a Liam!
- Ti capisco, dopo pranzo andremo subito a cercarlo, e poi ora che sono iniziate le vacanze invernali, avremo tutto il giorno per cercarlo! Ora andiamo giù in cucina a sgranocchiare qualcosa.
Le ragazze scesero giù in cucina e per pranzo mangiarono una pizza surgelata, allora Fallen chiese:
-Violet, scusa l’invadenza, ma, vivi sola qui?
- No, vivo con i miei genitori, però lavorano molto, quindi tornano a casa solo per cena, perciò a pranzo devo arrangiarmi da sola, poi c’è anche mia sorella, Alinda, che però si trova raramente a casa.
- Capisco, ma ora, quando si va nella foresta?
- Ci andiamo subito, però dovremo essere di ritorno presto, prima che cali la notte.

E così le ragazze si avventurarono nella foresta, e, dopo aver camminato per ore, in cerca di un qualcosa che potesse portarle da Liam, Fallen si diresse vicino al ciliegio sul quale esso stava sempre, poi su un ramo trovò delle incisioni:



Potevano sembrare banali incisioni, ma Fallen, speranzosa, pensava che fosse un messaggio che le aveva lasciato Liam, così chiamò Violet.
Quest’ultima fisso per un po’ le incisioni, poi disse:
-C’è scritto “Mi hanno rapito, ti amo ancora, ti prego aiutami, Liam”.
- Ora capisco, non voleva lasciarmi, lo hanno rapito! Ma chi può essere stato, insomma, non ne ho idea. Ora però devo aiutarlo, ha bisogno di me.
- Dove vai adesso? E’ quasi buio, fa freddo, e ti perderesti, poi non sai dove andare, ti aiuterò io, ora torniamo a casa, domattina cercheremo di trovarlo.
- Ok, hai ragione, siamo entrambe stanche, e dobbiamo riposarci.

Tornarono a casa, e Violet presentò Fallen ai suoi genitori:
-Ciao mamma, ciao papà, lei è Fallen, lo so che ieri avete detto che poteva restare solo per una notte, ma vi prego, è un angelo caduto, non sa dove stare, la sto aiutando a cercare una persona, vi prego, può stare qui finchè non la troviamo?
-Violet,lo sai che non adoriamo avere ospiti qui a casa per troppo tempo, ma se proprio non sa dove stare, può restare qui per un po’.
- Grazie mille, ora andiamo su in camera, avvisaci quando la cena è pronta!
-Grazie signori Leafwood, sono convinta che non vi darò alcun fastidio, né nessuna preoccupazione.

Fallen quella notte non riusciva a dormire, così si alzò e si sedette vicino alla finestra, fissando l’infinito cielo blu e ripetendo tra sé “Dove sei Liam?”.
Qualche minuto dopo scorse un minuscolo fiocco di neve che scendeva dal cielo, poi qualche secondo dopo erano diventati milioni i minuscoli fiocchi di neve, lei era contenta, aveva sempre adorato la neve, anche se, in quel momento, sarebbe potuta essere un intralcio




Spero vi sia piaciuto anche questo secondo capitolo, a presto con il terzo, un bacio!


 
Vostra,
Hope!

*Un soffio di vento, un tocco di magia*

mercoledì 14 agosto 2013

Nuovo personaggio per i Fanwrites disponibile! :3

Salve streghette e maghetti, ecco la vostra Destiny che ritorna xD
Ancora una volta chiedo perdono se non ho postato utlimamente çwç

Porto però buone notizie =w=

Sto proseguendo col mio libro, e, come penso si capisca dal titolo, c'è un nuovo personaggio!
E' un personaggio secondario, chiariamoci :'3
Però ricordate, vi avevo promesso che se ci fossero stati altri personaggi secondari avrei fatto anche la loro scheda e l'avrei postata :)
Ordunque, eccola qui xD

Il personaggio è . . . . . . . . . . La Direttrice dell'Accademia degli Hunter, Claire Redgun :3

Com'è?
Stravagante, impacciata, porta un'enorme paio di occhiali tondi, amante dei gatti, il suo ufficio è un'accozzaglia di oggetti che somiglia più ad un vecchio negozio dell'usato, ed ha un morboso attaccamento alla nostra Violet, ma . . . . . ha una doppia personalità!
Quando rimuove gli occhiali, cambia completamente, diventando fredda e spietata.
A causa di ciò è soprannominata "Bloody Claire", e quasi tutti temono questo suo lato.
Perchè quasi?
Eh-eh.
L'unico a cui Bloody va a genio è l'insegnante di spada, che la nostra Direttrice . . . . . . detesta!

Beh, forse è meglio che vi carico la scheda xD

Cliccate per ingrandire, mi raccomando :3

Ed eccola qui xD
Come potete vedere, il colore della scheda è differente, siccome è un personaggio secondario ;3
Ma ragazzi, chi vi vieta di inserirla in un fanwrite? *^*

Per vedere i punti da rispettare per pubblicare un fanwrite e riguardare le altre schede, peeeer cortesia cliccate QUI , e non siate timidi, che aspetto i vostri lavori! :D

Se tutto va secondo la mia scaletta, presto avrete un altro nuovo personaggio secondario :)
Ed ho anche un altro progettino in mente, quindi non scappate e continuate a seguirmi, mi raccomando! ;3

Chissà, che sorpresa avrò in serbo per Il Mondo al di là dello Specchio? =w=


Vostra,
Destiny.

*Un tocco di ghiaccio, un brivido di magia*

sabato 3 agosto 2013

Fanwrite ( # 2-1 )

Bene streghe e fatine care, ho ricevuto un nuovo Fanwrite *^*
La nostra Hope ha deciso di fare una "rivisitazione" della storia di Fallen, scritta in chiave davvero semplice, scorrevole e di immediata comprensione.

Bando alle ciance, ed ecco il piccolo messaggio che mi ha inviato col Fanwrite ;3

" Ecco qui il mio fanwrite, questo è solo il pimo capitolo, non è il massimo, lo so, ma la mia mente stà già viaggiando nel fututo e i prossimi capitoli saranno senz'altro migliori (o almeno spero çwç)! Dimenticavo, come acronimo ho scelto "Hope", che come saprai significa speranza, ho usato i tuoi personaggi (ho provato a crearne di miei, ma creare personaggi non è il mio forte x3), la narrazione è fatta da un narratore esterno e non mi sono ispirata a nessun avvenimento (come dicono alla fine o all'inizio dei film "ogni riferimento a fatti o personaggi reali è puramente casuale" :'3)! "

E . . . . partiamo col suo primo tenerissimo capitolo ;)

  



L’angelo caduto per amore - La storia di Fallen - 1° capitolo


Si ritrovò sdraiata per terra, in quella foresta che le sembrava così familiare, tutto era successo così in fretta, fino a pochi istanti prima era un angelo, aveva delle meravigliose ali bianche, soffici come delle nuvole, ed ora si ritrovava con delle ali nere come l’ebano, un paio di orecchini a forma di croce e un collarino al collo. Ma, dopotutto, aveva scelto lei di diventare un angelo caduto, voleva a tutti i costi seguire il suo amore, Liam, un demone. 

Fu così strano per lei trovarsi lì sola, si sentiva sperduta, così si avviò, non sapeva neanche lei dove fosse diretta, poi un attimo, un flash e si ricordò che quella era la foresta dove doveva incontrasi con il suo amato dopo la “caduta”. Lì però non c’era nessuno, poteva solo sentire il fruscio del vento sulle foglie e i versi di alcuni animali della foresta. 

“Com’è possibile!”, si ripeteva tra se, non avrebbe mai immaginato che il suo amore non si fosse mai presentato, aveva persino rinunciato alle sue ali da angelo per lui. Sarebbe partita per cercarlo, ma dove trovarlo, di solito era sempre seduto lì, su un ramo di ciliegio, immerso nei suoi pensieri. Ogni spiegazione che provava a darsi poi le si ritorceva contro, doveva rassegnarsi, Liam, il suo tanto amato Liam l’aveva abbandonata. 

Dopo aver girovagato per la foresta senza sosta per ore, si accorse che era quasi giunta la notte, così decise di appisolarsi sul ramo di un albero, anche se era convinta che non sarebbe riuscita facilmente a prendere sonno.

L’indomani, al suo risveglio, stranamente si ritrovò in un comodissimo letto, e il primo volto che vide era quello di una ragazza dai lunghi capelli neri, il volto pallido e gli occhi azzurro ghiaccio.
-Ciao, ti sei svegliata finalmente, ieri sera sono andata nella foresta a cercare delle bacche, quando ti ho vista distesa sul ramo di un albero, ma non potevo lasciarti lì, faceva troppo freddo! Ops, che sbadata, non mi sono neanche presentata, io sono Violet, e sono una Huntress, e tu come ti chiami?
-Io sono Fallen, sono un angelo caduto. Grazie per averti portata qui, ti sono immensamente grata!
-Di nulla, piuttosto, che ci facevi in quella foresta da sola?
-Dopo la mia caduta dovevo incontrarmi con Liam, il ragazzo, o meglio, il demone che amo. Ma una volta lì, non sì è presentato nessuno.
-Mi dispiace, ma non ci sono problemi, ti aiuterò io a cercarlo, non può essere sparito nel nulla! Ma ora riposati, dovrai essere stanca, sul comodino c’è la tua colazione, quando finisci puoi benissimo scendere giù in cucina o restare qui, io ora devo andare a scuola, tra qualche ora sarò di ritorno.
-Ok, grazie di tutto e a dopo!





Ed ecco il suo piccolo saluto ^^

" Spero vi sia piaciuto questo primo capitolo, ma è solo l'inizio, presto arriveranno i prossimi capitoli!

Vostra, Hope!


*Un soffio di vento, un tocco di magia* "


Vostre,
Destiny & Hope.

mercoledì 17 luglio 2013

Hinode - Tra ali e artigli - Sedicesimo capitolo

Et voilà il capitolo 16, l'ultimo che finora ho ricevuto dalla nostra Hinode ;D
Godetevelo :3
*Mi ha informata che sta già lavorando al successivo, quindi, non preoccupatevi eh ;33*



E per un attimo le mie ali sembrano sparire. Le mie piume, quegli ammassi di piume che ho sotto le braccia sembrano non esserci più. 
Adesso non c'è più niente. Siamo solo io e Fabio.
Io e lui. Lui ed io. Tutto si fa improvvisamente più bello. Non abbiamo paura di essere chi siamo. Non ho più paura di quello che sono. Perché finché ci sarà un angelo al mio fianco so che andrà tutto bene. 
Camminiamo fino all'entrata, dove si trova Thiago. Stranamente lui è l'unica persona che abbia visto in questo posto a non avere le ali. Forse . . . Forse è un umano. No, sarebbe impossibile. Non l'avrebbero mai fatto entrare. 
Per un istante ci guarda con una faccia che ha tutto da dire. Gli occhi ci squadrano dalla testa ai piedi, soffermandosi prima sulle mie orripilanti piume, poi sulle nostre mani. 
Mani che cominciano a staccarsi come due calamite con la stessa carica. Prima la presa diventa più debole, poi alcune dita cominciano a staccarsi, alla fine rimangono solo gli indici che si stringono, ma alla fine vengono costretti anche loro da chissà quale forza a separarsi. 
Io guarda Fabio e lui guarda me. 
I nostri sguardi sembrano chiedersi a vicenda: "Cosa è successo?" 
Ma Thiago fa in modo di interrompere questa serie di occhiate e inizia il suo discorso in modo solenne: 
- Le tue piume sono veramente meravigliose.
- Potessi pensarla anche io come te . . . - Sussurro, quasi incorporando le parole all'aria che espiro. Senza voler far rumore. Magari non l'ho nemmeno detto, può essere che l'abbia solo pensato ad alta voce.
- Succederà qualcosa? - Chiede Fabio.
- No, no, ad occhio no. Sembra tutto a posto. Il che è un ben . . . -
Un mio urlo squarcia la conversazione. Delle piccole catenelle dorate stanno di nuovo aprendo le mie ferite. Comincio di nuovo a sanguinare. Comincio a sentire un dolore lancinante. Questi piccoli gioielli dorati si fanno strada tra la mia carne. Il mio sangue sgorga fuori dalle mie vene come un torrente. E io comincio a perdere le forze, di nuovo. Mi metto sulle ginocchia, con le lacrima che bruciano al contatto con la pelle e un senso di odio verso me stessa che non è paragonabile. 
Fabio accorre e mi prende per le spalle. Siamo ancora vicini. Sto ancora soffrendo. Mi sto ancora odiando. 
Sembra come un disco. Tutto si ripete e riparte da capo. 
- Clarissa, Clarissa, ti prego . . . - Sussurra Fabio. Le parole muoiono appena uscite dalle sue labbra. Ma io riesco a sentirle. Gli poso un braccio insanguinato sulla spalla, poi appoggio la mia testa al suo petto. Il suo cuore batte fortissimo. Mi prende la testa tra le braccia, mi stringe ancora di più verso di lui. 
Finalmente le catene finiscono di uscire. Recupero velocemente le forze. Le ferite si chiudono in meno di un minuto. E sono nuovamente un mostro. Un mostro più di quanto non fossi prima. 
Thiago e Fabio mi aiutano ad alzarmi, e quando sono in grado di reggermi in piedi urlo la parola che mi ronza in testa dalla sera più brutta della mia vita. 
La parola che non ha una risposta.
La parola che non ha ancora un seguito.
La parola che non c'è.
- Perché!? 
Ora è la rabbia a farla da padrona. Vorrei rompere tutto. Vorrei strappare tutte le piume e le catene. Vorrei esplodere, scomparire. Morire. I pensieri sull'angelo che mi accompagnerà in vita svaniscono e magicamente si trasformano in un'unica frase: Gli angeli non staranno mai insieme ai mostri.
 
 
E per il momento è tutto ;3
Se volete rileggere tutti i capitoli, cliccate qui :3
 
Vostra,
Hinode.
 
*Un frullio d'ali, una bianca piuma*

Hinode - Tra ali e artigli - Quindicesimo capitolo

Capitolo 15!
Ho quasi finito eh, questo è il penultimo ;3


Mi giro verso Fabio che mi guarda con i suoi magnifici occhi verdi smeraldo. Verdi speranza, occhi che mi fanno ancora sperare in un futuro meno triste, un futuro migliore. Mi avvicino a lui, lentamente, quasi cercando di non farmi vedere. Ma lui mi vede, bene, e soprattutto io vedo lui, lui che forse è l'unica figura nitida della mia vita.
Fa un passo verso di me, mi prende le mani, mi sfiora le piume. Io mi ritiro. Le mie orribili piume. Mi sento un mostro, on orribile mostro. Mi prende tra le braccia e mi sussurra: -Non avere paura di me . . . - Siamo vicini, molto, ci separa un respiro. Io gli rispondo a voce bassissima: - Non ho paura di te, ma di me, di quello che sono, di quello che posso fare . . . - Mi stringe ancora più forte, mi prende il viso tra le braccia e per la seconda volta mi asciuga le lacrime. Anche io gli sfioro il viso con le mani, poi le passo sulle spalle. 
Mi passa le mani dietro la nuca e, finalmente le nostre labbra si sfiorano, fino a toccarsi. La mia testa sta per scoppiare. Ma proprio quando il nostro magico tocco sta per diventare un bacio, lui mi passa le mani sulla schiena e mi stringe al petto. 
Perché? Perché ogni volta che stiamo per baciarci tutto si ferma? 
-Clarissa . . . Non ti preoccupare. Tu sei perfetta così come sei. E non sei un mostro.
Parole che risuonano imperterrite nella mia testa. E che mi fanno accennare un sorriso. Lo guardo negli occhi, e gli do un bacio sulla guancia. Finalmente anche lui sorride, mi accarezza una guancia e poi mi dice: 
-Forza, è ora di andare, andiamo a farti vedere da Thiago.
Ci avviamo verso l'entrata, con quella che a tutti sembrerebbe una passeggiata normale. Ma c'è una cosa che  la rende molto differente dalle altre. Io e Fabio ci avviamo . . .
Per mano.
 
 
Vostra,
Hinode.
 
*Un frullio d'ali, una bianca piuma*

Hinode - Tra ali e artigli - Quattordicesimo capitolo, parte seconda

Capitolo 14, seconda parte ;)


Tolgo le mie mani dal suo collo e le metto in tasca.
Senza fare domande né cercare risposte lo seguo, lui si avvicina al muro, al quale da due pugni, poi dice:
-Thiago, sono Fabio con quella nuova, facci entrare.
E in quel momento, non so come, alcune pietre si smuovono, aprendo un varco, dal quale spunta un signore che avrà avuto all'incirca una quarantina d'anni, molto simile a Tommy Moore.
-Ciao ragazzo, come stai?- i due si abbracciano, come se fossero padre e figlio, come se fossero una famiglia.
-Ciao Thiago, questa è Clarissa, la ragazza nuova.
-Che bella ragazza che abbiamo qui! Piacere, io sono Thiago, il custode.
-Piacere mio . . . - Il mio tono è molto basso, talmente basso che si fatica a sentire le parole che ho appena biascicato.
-Sei anche una ragazza timida, giusto?
-Un po' . . . - Stavolta la voce è più alta, come se volessi provare a smentire quello che ha appena detto.
-Beh, fammi vedere il tuo tatuaggio.
Tiro su le maniche della t-shirt come se fosse una canottiera, scoprendo completamente il tatuaggio.
- Madonna santa . . .
- C-che cos'ho?
- Niente tesoro, solo che . . . Erano un po' di anni che non vedevo questo tatuaggio . . . Ma ora andiamo, non manca molto a mezzanotte.
Eh no. Guardo il telefono, e mi accorgo che si sono già fatte le undici.
Thiago ci invita a seguirlo con un gesto della mano, e Fabio mi mette una mano sulla spalla.
- Andrà tutto bene, non ti preoccupare.- Mi dice.
Il custode apre una porta e . . . Wow. C'è un intero mondo. Un'intera città sotterranea. Cose che si vedono solo nei film. Eppure sono vere, a quanto pare. Una città popolata da persone con delle ali, con delle piume che spuntano da sotto le braccia. Piume imponenti e colorate. Chi le ha bianche, chi nere, chi rosse, chi gialle. Chi non ne ha, e ha ali come quelle di una farfalla, chi ha delle piume iridescenti. Chi ha le ali di una libellula. Ma tutti hanno queste magnifiche ali che li rendono capaci di volare, di danzare nel cielo con allegria.
Ma la cosa più bella di queste persone non sono le loro ali. Ma i loro sorrisi. La loro felicità di avere queste ali. Le portano con orgoglio, sorvolando i piccoli edifici sottostanti. Al contrario mio loro sono felici di essere diversi . . .
Ci raggiunge un ragazzo con i capelli castani, gli occhi scuri e la pelle leggermente abbronzata. Ha le ali rosse, come un guerriero. Mi da un'occhiata rapida e poi si volta verso Fabio.
- Yo Fabio! Che ci hai portato?
- Massimo! Deficiente, questa è Clarissa, un'amica.
- Eeh, adesso oltre ad essere quella nuova è anche tua amica? A Fabio! Se vede lontano un miglio che è carina questa!
- TE DO 'NA BOTTA DE TAJO SUR PETTO E TE RIDUCO COME 'NA CASSETTA DAA POSTA SE CONTINUI!
-Ok, ok, ok, agli ordini capo!- Poi entrambi si lasciano andare con una risata fragorosa. Devono essere molto amici. Poi interviene di nuovo Massimo, stavolta con aria molto seria.
- E che facciamo con lei?
- Glielo devo dire io?
- A te l'onore, capo.
- Clarissa . . . - Il suo tono stranamente cupo, per niente rassicurante.
- Le ali dovrebbero spuntare sotto le braccia, ma la prima volta è molto doloroso. Le piume devono bucare la pelle, e se non sono troppo forti rischiano di raggrupparsi, per poi uscire tutte in una volta con una specie di esplosione, molto dolorosa. - Mi sbianco d'improvviso, un brivido mi percorre tutto il corpo.
- Altrimenti . . . C'è un'alternativa meno dolorosa. Dobbiamo praticare dei tagli lungo il braccio, in modo da facilitare l'uscita delle piume.
Wow, un'alternativa molto promettente. Le mie possibilità sono quelle di farmi esplodere le braccia o farmele tagliare. Scelgo la seconda opzione.
- Solo se . . . solo se a tagliarle fai tu. Non mi fido degli altri.
- Va bene. Vieni, ti porto all'infermeria.
Cominciamo ad allontanarci, Massimo alza una mano e grida:
- Buona fortuna Clarissa!- Non gli rispondo. Tutto quello che riesco a dire, a bassa voce è un misero:
- Fabio, ho paura. - Tanta, moltissima paura. Sono terrorizzata, le mani mi tremano come foglie. Potrò sembrare stupido, ma io voglio tornare indietro. Ma non posso.
Ad un tratto le gambe mi cedono, vedo tutto buio, poi la vista comincia a diventare più chiara, ma le palpebre si fanno sempre più pesanti. Sono completamente spiazzata, completamente disarmata. Fabio si avvicina, e grida: - Clarissa!- Io sono sempre più debole, faccio sempre più fatica. Raccolgo le mie forze per dire due singole parole, prima di perdere conoscenza: - Fabio, ti prego aiutami . . .
Mi risveglio in infermeria, mi guardo intorno, sono sola. Poi un ragazzo entra dalla porta.
è sempre lui, qui, per aiutarmi.
- Ciao Clarissa, per fortuna ti sei svegliata . .  .- Lo dice con un tono fermo, quasi tranquillo, completamente differente da quello prima del mio svenimento.
Si siede vicino a me. Io gli metto le braccia al collo, e stavolta sono io che lo stringo. Lo stringo perché ho paura di quello che sono, di quello che posso fare, di quello che mi faranno. Ma soprattutto perché ho paura di perderlo. Delle lacrime scendono dai miei occhi rosa, lacrime che vengono subito asciugate dalle sue mani.
Mi prende il viso con delicatezza, appoggia la sua fronte alla mia, mentre io continuo a singhiozzare.
- Non permetterò che nessuno ti faccia niente. Ti proteggerò da tutto e da tutti. Ci sarò sempre.
- Grazie, grazie, grazie . . .
Mi abbraccia anche lui. Poi mi sussurra ad un orecchio, spostandomi i capelli: - Sei pronta?
- Sì.
Mi scosto e gli pongo un braccio, pronta a sentire la lama di un coltello squarciarmi la pelle. Eccola. Sento una lama che mi taglia, e che cerca di farlo il più piano possibile. Cerca di non farmi male.
Rigagnoli di sangue scorrono lungo il mio braccio. Cerco di non pensarci e guardo l'orologio. Mancano meno di due minuti a mezzanotte.
Finito il braccio destro continua col sinistro. Quando tutte e due le mie braccia sono tagliate e sanguinanti, scocca la mezzanotte. Delle piccole piume blu cominciano a fuoriuscire assieme al sangue dai miei tagli. Penso che sia la scena più brutta che abbia visto in vita mia. Le piume escono come vermi dalle mele bacate.
E sono sempre di più. Sono tante, sempre più imponenti. Fanno male, più del coltello. Centinaia di lame che escono dalle mie braccia. Una volta finita questa agonia mi ritrovo con due grandi ammassi di piume insanguinate sotto le braccia. E fanno schifo. Le lacrime agli occhi, quando mi giro verso Fabio.
Due enormi ali bianche sulla schiena a differenza mia. Grandi candide, imponenti. Le ali di un angelo. Il mio angelo custode. Mi metto a piangere in un pianto fortissimo, che esprime tutto il mio dolore. Fabio mi prende le braccia e mi avvolge con le sue ali bianche.
Per un momento mi sento spiazzata e disorientata, poi mi sento protetta.
Perché lui è qui, con me. Ed è sempre stato qui nei momenti di difficoltà.
So per certo una cosa.
Ora ne sono più che sicura. Io . . . Lo amo.





Spero vi sia piaciuta questa parte :D



Vostra,
Hinode.


*Un frullio d'ali, una bianca piuma*